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MARCO DA ROLD - SECONDO A CURA DI ROBERTO SOTTILE

MARCO DA ROLD SECONDO A cura di Roberto Sottile 26 agosto – 11 settembre 2020 MUSEO DEL PRESENTE – RENDE (CS)

Un viaggio tra passato e presente. Tra immagini fotografiche che appartengono alla nostra memoria da una parte, e nuove storie che impariamo a conoscere dall’altra. Marco da Rold ci accompagna in questo percorso, offrendoci la possibilità di osservare il ricordo, di vivere il momento presente, dal suo punto di vista. Lo spettatore non osserva semplicemente, ma decide, sceglie cosa osservare, cosa destinare al ricordo e cosa vivere fugacemente.

Una ricerca quella di Marco Da Rold incentrata sull’utilizzo e la sperimentazione di tecniche fotografiche e di stampa, che si fondono tra moderne ed antiche. Il risultato di questa mescolanza, sono dei lavori che vivono nel tempo contemporaneo, possiedono la memoria del tempo antico, ma sono capaci di raccontare il tempo presente, l’attimo fuggente che stiamo vivendo. Un percorso generativo di ricordi, costruito grazie all’incontro della fotografia con la pittura e con metodi di stampa che vivono di una percentuale di imprevedibilità nella resa finale, che rende tutto sospeso, in attesa di un cambiamento. “Secondo”, titolo della mostra, ci racconta di attese e pretese. Di incontri e ritorni. Punti di vista e possibilità. Di una società o parte di essa che è il frutto di idee che si sommano, di ricordi che ritornano e di un tempo che apparentemente sembriamo governare, ma che in realtà ci conduce a tutta velocità verso nuove prospettive. Una mostra scandita dal linguaggio contemporaneo, dalla capacità evocativa della memoria collettiva, cioè quella memoria che appartiene a tutti, o per lo meno alla stragrande maggioranza. Una mostra da osservare, ma anche da percepire, da ascoltare attraverso quelle variazione di “suoni” di suggestioni che Marco Da Rold porta con sé, riuscendo a virare, in percezioni visive cromatiche storie quotidiane personali, piccoli momenti che appartengono all’identità familiare, il racconto di una società fatta di facce codici ed espressioni che caratterizzano il nostro presente.

Una ricerca artistica connotata da una forte riflessione antropologica, capace di re- immaginare le pratiche sociali, culturali ed estetiche conservando in esse la potenza della comunicazione. Marco Da Rold osserva e ricostruisce il tessuto sociale senza apporre cuciture pregiudiziali ma semplicemente dando spazio alla fugacità del tempo, all’evanescenza del ricordo, alla potenza della memoria. Per tali ragioni la mostra del Museo del Presente di Rende, non è pensata in sezioni ma è scandita da “frazioni di secondi” che diventano momenti che ritornano, attimi che preferiamo rivivere, seconde possibilità che vogliamo concedere e concederci. O semplicemente tempo infinitesimamente breve che scorre e non riusciamo ad afferrare.

Accanto a tutta questa complessa ricerca, Marco Da Rold ci sorprende, caratterizzando attraverso una sottile trama ironica fatta di doppie interpretazioni, di imprevedibilità il suo lavoro, aggiungendo alla sua riflessione artistica leggerezza ed ingenuità, codici ideali da utilizzare per decifrare quelle combinazione contemporanee di espressioni che appartengono al presente e che secondo dopo secondo compaiono davanti i nostri occhi.

Roberto Sottile

Critico d'arte e curatore

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