{Intrecci Contemporanei} a cura di Roberto Sottile. Programmazione 2020 arte contemporanea e videoar
L’ARTE IN OGNI ESPRESSIONE. pittura, fotografia, disegno, scultura, alchimia, elaborazioni digitali, videoarte, graphic e visual design, illustrazione, performance. Gli {Intrecci Contemporanei} della programmazione 2020 del Museo del Presente, che ho il piacere di curare, descrivono e propongono quella che è la vivacità artistica del nostro presente e della nostra quotidianità. L’ obiettivo è quello di dare spazio alla ricerca, alla produzione inedita di percorsi d’arte contemporanea e videoarte utilizzando la sperimentazione di nuovi linguaggi. Contaminarsi e lasciarsi contaminare, in uno spazio in cui creare idee e sviluppare contenuti dinamici capaci di saper dialogare, e confrontarsi, con la vivacità che caratterizza il Museo del Presente, sempre più luogo dove le arti vivono in ogni espressione. Dall’ arte contemporanea alla videoarte, dalla musica alla poesia, dalla riflessione alla meditazione. Una programmazione che si caratterizza per una presenza di artisti provenienti da diverse realtà artistiche e territoriali, alcuni dei quali arrivano per la prima volta in Calabria e al Sud, insieme ad altri artisti, che rappresentano a pieno l’identità del nostro territorio. Si osserva, ci si interroga e si produce, restituendo ad ogni elaborazione artistica la giusta dignità ed importanza. {Intrecci Contemporanei} va visto come il risultato di un progetto unico delle arti, che prende forma grazie alla forza di tutte le identità artistiche che hanno accettato questa sfida. La sottile linea rossa che unisce questa programmazione risiede nella capacità di conservare l’integrità della propria identità, e nello stesso tempo di vivere con consapevolezza l’innovazione del mutamento artistico, con la trasformazione del linguaggio contemporaneo. Una programmazione libera dai meccanismi asfissianti di un certo sistema dell’arte, che i nostri intrecci contemporanei superano e risolvono con l’arte stessa in ogni espressione. Una programmazione che fa rumore grazie alla riflessione creativa messa in atto dagli artisti coinvolti provenienti dal nord e dal sud dell’Italia, che trasformano l’idea stessa di museo superando appartenenze e confini: da luogo statico, dove semplicemente osservare, a luogo dinamico da invadere, dove le idee si incontrano e si inseguono, e prendendo forma grazie alla semplicità della capacità dell’immaginazione di tutti. {Intrecci Contemporanei} è la metafora della ricerca artistica della post-modernità che ci insegna ad avere occhi profondi per osservare il nostro presente attraverso un nuovo modo di vedere le cose. Si riafferma così il legame e il valore della memoria dell’arte contemporanea, che supera il modello estetico a cui siamo abituati, per rinnovarsi attraverso gli intrecci di linguaggi artistici (contemporanei).
Dott. Roberto Sottile
Critico d’arte e curatore
ARTE CONTEMPORANEA la programmazione 2020
Brò 360 Crew, Amaele Serino, Mario Verta, Carmelo Gervasi, Giuseppe Maria Gaudio. Nel 2013, Amaele (aka Tiskio) e Mario (aka Doctor M), già fondatori dell'associazione culturale "Sottosuolo" di Rende, creano la crew artistica "Bro" a cui segue la nascita il progetto "Street Art School Cosenza" la prima scuola di street art in Italia. La Street Art School è attualmente impegnata in corsi di writing anche negli Sprar della provincia di Cosenza e in progetti scolastici come ColoraRende. La mostra “Urban Species” è la prima mostra personale dei Bro e la prima mostra di street art in Calabria. Gli artisti presentano una serie di opere di grandi dimensioni su supporti di vario genere di cui molti recuperati tra i rifiuti urbani. Alcune delle opere nascono direttamente in strada in occasione di eventi artistico-culturali (es. Di piazza in piazza, Balconi in corso, festival di Lungro 2015, Moda Movie etc..) altre sono state eseguite in studio ma sempre e solo con l’uso della bomboletta spray. Il filo conduttore delle opere sono gli animali, diverse specie di animali, tutte rappresentate secondo la cifra stilistica degli artisti spesso con colori saturi e colature ma sempre secondo le regole dell’armonia cromatica.
SUD CONTEMPORANEO. Il progetto ha l'obiettivo di presentare una selezione di artisti (tra i venti e i trenta artisti) che sono nati, hanno vissuto o vivono, e traggono ispirazioni dal mood meridionale. Le ricerche proposte nascono, vengono mediate o contaminare dai luoghi di appartenenza sia fisica che concettuale che caratterizzano l'evoluzione di questi artisti che hanno saputo costruirsi un loro spazio nel panorama artistico contemporaneo italiano. Il focus territoriale si fa quindi punto di partenza per una riflessione più ampia sullo stato dell'arte meridionale. Curatela e direzione scientifica Roberto Sottile e Melissa Acquesta. Ideazione del Progetto Franco Paternostro.
Altri due protagonisti della programmazione 2020 sono Iacopo Pinelli (Gavado, Brescia 1993) e Alessandra Morosetti (Senigallia, Ancona 1993). La ricerca di Iacopo si focalizza sulla serie "corpi defunzionali" dove oggetti di uso comune perdono la loro funzionalità ed energia per restare inermi, privi di quel valore pratico che è stato loro attribuito. Diventano “altro” pur continuando a restare fedeli alla loro immagine che viene privata dalla forza della loro utilità quotidiana. Una ricerca dirompente, che genera una nuova condizione. Corpi defunzionali pone al centro l’annosa questione di una società che consuma, che ha la necessità di possedere per il semplice gusto di accumulare. La ricerca di Alessandra studia il rapporto e il conflitto tra la natura e l'uomo attraverso la scultura e la botanica. Un rapporto intimo e fragile, che l’artista coglie nei momenti più essenziali. Un incontro tra uomo e natura che diventa anche profonda riflessione sulla velocità della nostra contemporaneità che ha perso i legami con il tempo dell’attesa.
Massimiliano Precisi, (Pisa1982). Precisi non segue un percorso accademico convenzionale. Quella di Precisi è una pittura istintiva, d’azzardo, di sperimentazione e irrequietezza dove i soggetti prendono forma grazie alle linee e al colore dati sulla tela con gesto incisivo.
Marco Da Rold, (Pinerolo, Torino 1982), la sua ricerca mescola l'attenzione alla fotografia con varie tecniche fotografiche e la pittura. Il risultato tra immagini passate che recupera, e l'intervento pittorico, è un lungo viaggio nel tempo e nella memoria.
Massimiliano Ferragina (Catanzaro 1977), vive e lavora a Roma dove insegna presso il prestigioso Liceo artistica di via Ripetta. La sua espressione artistica è in continua evoluzione dove il colore diventa elemento cardine della sua ricerca. Il suo percorso artistico è contaminato dalla performance e dall'installazione, dove l'uomo con i suoi stati d'animo sono decifrati dalla forza del colore che domina su tutti e tutto. Per il progetto del Museo del Presente Massimiliano proporrà anche una nuova ricerca costruita dal sodalizio tra pittura e fotografia dove l’artista indaga sul colore mantenendo fede alla sua ricerca che crea emozioni e genera pathos. Il progetto viene realizzato con la collaborazione del fotografo Marco Tanfi.
Altri due protagonisti della programmazione sono Nicolò Canova (Torino 1989) e Fernando Cobelo (Venezuela 1988). Nicolò vive e lavora a Torino. Ha diverse collaborazioni con brand internazionali come Lancôme, Clarins, IED e Disney. La sua ricerca spazia dall’illustrazione alla pittura, al graphic e visual design, alla comunicazione che utilizza nella sua produzione, riuscendo a dar vita a opere cariche di suggestioni frutto della sperimentazione di tecniche e materiali diversi. Fernando, attualmente vive e lavora a Torino, la sua produzione artistica è costruita su una espressione di linee pulite e definite, con opere che parlano di un universo pieno di sogni surreali e frammenti di noi stessi nero su bianco. Ha all’attivo importanti collaborazioni con Disney, Lavazza, Moleskine, Lonely Planet, Ryot Studio, Swatch, TIAA, Skillshare, alcuni dei suoi lavori sono pubblicati dal SOLE24ORE e New York Times.
Francesco Speciale, Cosenza 1987, un percorso, quello in mostra, che accompagna lo spettatore in un viaggio tra la conoscenza del legame tra l’alchimia, l'arte e la magia. Una dimensione arcaica che incontra il tempo spirituale. Una ricerca dove il concetto di spazio e tempo sono assenti e nello stesso tempo vivono in una dimensione percettiva diversa. È l’incontro tra l’evoluzione alchemica e il fascino della comunicazione dell’arte. Lavori che seguono nella fase di realizzazione discipline antiche quali l’astrologia, la cristalloterapia ed ebanisteria; opere realizzate seguendo le fasi lunari e l’energia custodita nelle gemme e la conoscenza dei legni e della loro vitale essenza. Un viaggio spirituale e mistico concepito con l’utilizzo di diversi materiali.
I FUTURISTI CALABRESI – DONAZIONE BILOTTI.
BENEDETTO, BERARDELLI, BOCCIONI, MARASCO, REPACI, SAVELLI, TEDESCHI, YARIA, LO CELSO, LOTTI, PASSALACQUA.
Il futurismo, come scrive il responsabile scientifico e co-curatore della sezione permanente il Prof.re Vittorio Cappelli, a differenza delle altre avanguardie artistiche ebbe lunga vita e una diffusione capillare. Ciò dipese dal carattere militante impresso al movimento da Marinetti, per oltre trent’anni. Né va ignorata la “rifondazione” del futurismo, voluta dal calabrese Enzo Benedetto nel 1967, assieme al conterraneo Antonio Marasco e altri. Pertanto anche la Calabria, malgrado la sua perifericità, ha partecipato all’avventura futurista. La sezione permanente dei Futuristi Calabresi, comprende oltre sessanta opere, raccolte e donate al Comune di Rende dalla famiglia Bilotti. La sezione si rinnova, con nuovi allestimenti e nuove tecnologie Hi-Tech come i QR-code e ibeacon che daranno la possibilità ai visitatori di accedere ad informazioni aggiuntive sugli artisti e sulle opere attraverso tablet e smartphone.
GENI COMUNI
Un progetto della LLP di Luigi Le Piane giunto alle VI edizione, che è ormai entrato a far parte a pieno titolo della programmazione del Museo del Presente. La mostra è co-curata insieme a Mariateresa Buccieri. Il progetto si sviluppa come una rassegna concorso nazionale di pittura, scultura, fotografia e videoarte, che ogni anno raccoglie una selezione di oltre settanta artisti provenienti da tutta Italia. Il progetto si divide in due momenti: il primo nel mese di settembre con la mostra collettiva e a seguire nella programmazione delle mostre i vincitori della rassegna. La mostra dei VINCITORI DI GENI COMUNI è ospitata su tutto il piano espositivo del museo e presenta in esposizione le opere dei primi tre classificati scelti dalla giuria tecnica, il vincitore della giuria popolare, il vincitore del premio Giorgio Leone, il vincitore della sezione scultura e fotografia, premio Rotary Rende e altre menzioni speciali assegnate dall’organizzazione della rassegna.
VIDEOARTE programmazione 2020
Sei gli artisti coinvolti che saranno protagonisti in vari momenti della programmazione 2020 del Museo del Presente. L’uomo, con le sue contraddizioni, i suoi desideri e paure, sono il filo conduttore di queste ricerche artistiche, che ci presentano una umanità nuda e cruda, senza filtri e censure. Dove emergono debolezze e punti di forza, il rapporto con il presente e con il futuro, identità precarie e personalità consapevoli. Un viaggio nell’esistenza e nella ricerca dell’io.
Giuseppe Lo Schiavo (Pizzo Calabro, 1986) vive e lavora a Londra. Ha studiato Architettura alla Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza ed è specializzato in visualizzazione architettonica. I lavori di Lo Schiavo sono stati esposti in numerose esposizioni in musei e gallerie in tutto il mondo, tra cui: Saatchi Gallery, a Londra, Aperture Foundation, a New York, la Mixer Gallery di Istanbul, Ingo Seufert Gallery a Monaco, Burning Giraffe Art Gallery a Torino, ClampArt Gallery a New York, LACDA a Los Angeles, Abay Opera House, Kazakhstan e in altre gallerie in Lussemburgo, Londra, Parigi e Miami. La complessa produzione artistica di Giuseppe Lo Schiavo è difficile da collocare in una specifica ricerca estetica. La sua passione e ricerca nel campo dell’evoluzionismo e della biologia sono fondamentali nelle sue recenti produzioni dove l’artista esprime la sua ricerca e poetica attraverso la sacralità del legame inscindibile tra uomo e natura.
Claudia Quintieri (Roma, 1975). Artista, scrittrice e giornalista. Si occupa nella sua ricerca artistica di videoarte e fotografia. Uno dei temi principali su cui si interroga nei lavori video è l'identità. In fotografia alterno reportage e foto d'arte.
Salvatore Cammilleri (Palermo,1973). Visual artist lè molto complessa e si sviluppa attraverso molti linguaggi, tecniche e simbolismi dove esprime una visione esistenzialista.
Camillo Rizzo (Caltanissetta, 1966). La sua ricerca è basata su un surrealismo casuale, che ha battezzato "Surrettivismo", che applica sia nelle composizioni autorali (musica, teatro, cinema) che in quelle visuali/espressive (video, performances, installazioni), senza particolare distinzione tra le une e le altre.
Nicola Fornoni (Brescia,1990). Performer e video artist. La sua poetica è un’indagine fisico mentale su corpo, tempo resistenza e resilienza.
Caterina Arena (San Cataldo, Caltanissetta 1979) vive a Caltanissetta, ha studiato come designer. La sua carriera artistica nasce come pittrice e la sua grandissima voglia di studiare e sperimentare l'ha portata ad un linguaggio contemporaneo. Dalla pittura alle performance passando per le installazioni. La sperimentazione ha dato frutto allo studio della stoffa modellandola come una materia solida ma non sottraendola dallo stato di morbidezza della stessa. Il suo amore quasi carnale per l'arte la necessariamente portata, come quasi un sacrificio d'amore, ad utilizzare il proprio corpo per esprimere concetti che vengono da una introspezione dell'animo umano, raccontare e far provare emozioni contrastanti al bene, mezzo per conoscere in toto l'uomo.