Il critico d’arte Roberto Sottile ci racconta i capolavori d’arte contemporanea custoditi nel Museo
INTERVISTA PUBBLICATA SU "LA VOCE DI RENDE" - lavocedirende.it -
Ubicato nel castello della città, già sede del Municipio cittadino, nel borgo antico di Rende (CS), il Museo d’arte contemporanea Roberto Bilotti custodisce importanti testimonianze contemporanee dei principali artisti che hanno segnato e continuano a contraddistinguere la scena nazionale ed internazionale. “Un percorso - sottolinea il critico d’arte e curatore Roberto Sottile - che si snoda in oltre 400 opere d’arte che vanno da opere di Mario Ceroli a Luigi Ontani, a Omar Galliani e Pietro Ruffo con l’opera “the youth of the hills”, un grande carro armato della seconda guerra mondiale di cm 250x680x200, lavoro emblematico della produzione dell’artista, realizzato in legno e intagli su carta. La collezione del museo comprende inoltre una sezione dedicata all’artista Vettor Pisani, presente alla Biennale di Venezia del 1976,1978, 1984, 1986, 1990 e 1995, alle Quadriennali di Roma del 1973, 1986 e 1992.
Celebrato nei principali musei italiani, dal MADRE di Napoli al Museo Bilotti di Roma, al MART di Rovereto, al Guggenheim Museum di New York dove espone nel 1982, città di Essen, in Germania, presso il Museum Folkwang sempre nel 1982, la sezione del Museo d’arte contemporanea Bilotti di Rende racchiude una notevole quantità di opere dell’artista, oltre trenta, diventando la più importante collezione permanente esposta all’interno di un museo. Una collezione importante - continua Sottile - che offre la possibilità a studenti e semplici visitatori di percorrere un viaggio nella ricerca artistica contemporanea attraverso la presenza delle eccellenze nazionali ed internazionali. Un lavoro importante, faticoso, reso possibile grazie alla determinazione e alla passione e al lavoro di Roberto Bilotti che anche in questi ultimi mesi ha dato ulteriormente prova di questo lavoro con delle nuove ed importanti acquisizioni di opere” .
"Nel maggio 2019 infatti, aperte al pubblico due nuove sezione, che vanno ulteriormente ad arricchire la proposta del museo: “Cento opere e una grande amicizia” a cura di Roberto Bilotti, Roberto Sottile e Francesca Romana de’Angelis con opere dei principali artisti del Novecento da Mario Mafai, Antonietta Raphael, Carla Accardi, Franco Angeli, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Bruno Cassinari, Mario Ceroli, Antonio Corpora, Filippo De Pisis, Piero Dorazio, Pericle Fazzini, Tano Festa, ad opere di Renato Guttuso, Giulio Turcato, Marcello Avenali, Vasco Bendini, Armando Bulzatti, Felice Carena, Andrea Caro, Katy Castellucci, Arnaldo Ciarrocchi, Nino Franchina, Virgilio Guidi, Alessandro Kokochinsky. E poi ancora Sergio Lombardo, Mino Maccari, Eliseo Mattiacci, Marino Mazzacurati, Giovanni Omiccioli, Alberto Parres, Fausto Pirandello, Domenico Purificato, Mario Reggiani, Cesare Tacchi, Orfeo Tamburi, Lorenzo Viani, Alberto Ziveri che vanno dal figurativo all’astratto, al neorealismo, all’espressionismo della Scuola Romana degli anni '30, alla sezione “Abiti d’Arte”, a cura di Roberto Bilotti e Roberto Sottile, realizzati da Jannis Kounellis, Emilio Isgró, Gianfranco Limoni, Luca Maria Patella, Nagasawa, Piero Pizzi Cannella, Bruno Ceccobelli, Giosetta Fioroni, Luigi Ontani."
“Due nuove ed importanti sezioni - continua Sottile - aperte al pubblico grazie al lavoro dell’amministrazione comunale di Rende con il Sindaco Marcello Manna e l’Assessora Marta Petrusewicz e alla grande squadra, mi piace definirla cosi, dei dipendenti comunali e delle Rende Servizi, che attorno ed insieme a Roberto Bilotti alle donatrici le sorelle Nicoletta e Francesca Romana de’Angelis, hanno costruito un progetto importante che colloca pienamente la città di Rende e il Museo d’arte contemporanea al pari di importanti e storicizzati musei nazionali, grazie ad una documentazione artistica sul Novecento unica nel suo genere. Non è stato semplice portare a casa questo obiettivo, ma grazie alla tenacia dell’Assessora Petrusewicz, alle indicazioni del Sindaco Marcello Manna e al lavoro di tutti quanti oggi possiamo ritenerci soddisfatti del risultato e di come questo percorso espositivo si presenti al pubblico."
Un percorso espositivo - continua il critico d’arte - che comprende il piano terra del Museo Bilotti, dove trovano spazio, altre due proposte artistiche: “IL DISCO” con ventotto opere realizzate da Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Salvatore Astore, Bizhan Bassiri, Renata Boero, Lucilla Catania, Bruno Ceccobelli, Michele Cossyro, Teo De Palma, Giulio De Mitri, Chiara Dynys, Franco Flaccavento, Andrea Fogli, Andrea Gallo, Ernesto Jannini, Giovanni Leto, Ruggero Maggi, Albano Morandi, Antonio Noia, Luca Maria Patella, Tarcisio Pingitore, Carlo Rea, Ascanio Renda, Cloti Ricciardi, Alfredo Romano, Fiorella Rizzo, Giuseppe Salvatori, Saverio Todaro, Reyna Velázquez, Fiorenzo Zaffina a cura di Roberto Bilotti e Gianluca Covelli; e il progetto “U PANARU”, a cura di Ghislain Mayaud promosso da Vertigo Arte dove ventisette artisti Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Angela Barbera, Lucilla Catania, Bruno Ceccobelli, Giulio De Mitri, Teo De Palma, Elena Diaco Mayer, Franco Flaccavento, Giovanni Leto, Oronzo Liuzzi, Ruggero Maggi, Alfredo Maiorino, Albano Morandi, Max Marra, Gianfranco Neri, Antonio Noia, Adele Lotito Tarcisio Pingitore, Antonio Pujia Veneziano, Cloti Ricciardi, Giuseppe Salvatori, Leonardo Santoli, Gianfranco Sergio, Vincenzo Trapasso, Fiorenzo Zaffina, sono intervenuti artisticamente su un oggetto il “panaru” legato alla civiltà contadina calabrese."
"Il Museo ospita inoltre una sezione dedicata al progetto realizzato da 100% PERIFERIA “Quadratonomade”, 185 opere realizzate in scatole di cartone di cm 30x30x5 all’interno delle quali artisti nel panorama contemporaneo nazionale e internazione hanno realizzato il proprio intervento creativo a cura di Donatella Giordano, Simona Martinelli e Donatella Pinocchi. Un progetto complesso già presentato a Roma a Palazzo delle Espozioni nel 2012 che è arrivato a Rende ed oggi a tutti gli effetti fa parte del patrimonio artistico del Museo e della città di Rende.”
"Al progetto hanno partecipato gli artisti: Claudio Abate, Elisa Abela, Claudio Adami, Pilar Aguirre, Orlando Alandia, Ennio Alfani, Bruno Aller, Getulio Alviani, Andy (Bluvertigo), Paolo Angelosanto, Marcel Antunez Roca, Stefano Arienti, Pietrantonio Arminio, Edoardo Aruta, Paolo Assenza, Bafefit, Mirko Baricchi, Davide Baroni, Gianfranco Baruchello, Gabriele Basilico, Angelo Bellobono, Emanuele Beltrarnini, Mirella Bentivoglio, Franco Berdini, Claudio Bianchi, Paolo Bielli, Michiel Blumenthal, Giuseppe Bombaci, Nicoletta Braschi, Nike Brass Alghisio, Ben Brout, Marco Cali Zucconi, Canecapovolto, Leonardo Carrano, Oreste Casalini, Andrea Castorina, Massimo Catalani, Lucilia Catania, Bruno Ceccobelli, Rocco Cerchiare, Primarosa Cesarini Sforza, Izumi Chiaraluce, Ennio Ludovico Chiggio, Bivio Chiricozzi, Carla Ciatto, Bruno Conte, Alessandro Cosmelli, Michele Cossyro, Silvio Costabile, Angelo Cricchi, Publia Cruciarli, Giovanni De Angelis, Roberto De Simone, Fausto Delle Ghiaie, Marco Demis, Gianni Dessi, Alberto Di Cesare, Gaetano Di Filippo, Chiara Diamantini, Valentino Diego, Baldo Diodato, Barbara Fagiolo, Cristina Falasca, Eniilio Farina, Marco Fedele Di Catrano, Martina Fiorentino, Giosetta Fioroni, Sidival Fila, Shay Frisch Peri, Elizabeth Frolet, Licia Galizia, Ornar Galliani, Daniele Galliano, Ghatta Group, Laura Gianetti, Alessandro Giuliano, Antonio Greco, Gianfranco Grosso, Andrea Guerzoni, 00-Imt-Code, Alfonso Maria Isonzo, Maria Rosa Jijon, Mark Kostabi, Giuseppe Lana, Edoardo Landi, Francesco Landolfi, Filippo Leonardi, Felice Levini, Andrea Liberati, Gaia Light, Rory Logsdail, Antonio Lombardi, Giuliano Lombardo, Lomofield, Bruno Lucca, Cristiano Luciani, Nora Lux, Ernesto Magro, Renato Mambor, Elio Marchegiani, Chiara Martinez, Andrea Martinucci, Antonello Matarazzo, Marino Melarangelo, Gisella Meo, Beatrice Meoni, Ezia Mitolo, Maurizio Mochetti, Edelweiss Molina, Daniela Monaci, Daniele Monarca, Elisa Montessori,A Santiago Morilla, Carla Mura, Gianluca Murasecchi, Ugo Nespolo, Valentina Noferini, Romano Notali, Ilaria Occhirossi, Giacinto Occhionero, Giorgio Orbi, Sergio Padovani, Claudio Palmisano, Marco Papa, Simone Pappalardo, Beatrice Pasquet, Claudia Peill, Simone Pellegrini, Daniela Perego, Luana Perilli, Paolo Petrangeli, Massimo Piersanti, Stephania Pietrobelli, Cesare Pietroiusti, Roberto Pietrosanti, Lamberto Pignotti, Alfredo Pirri, Massimo Piunti, Fabrizio Pompili, Fabrizio Prevedello, Emilio Prini, Salvatore Pupillo, Daniele Puppi, Claudia Quintieri, Piero Raspi, Fiorella Rizzo, Anna Romanello, Franz Rosati, Pablo Rubio, Pietro Ruffo, Guendalina Salini, Giuseppe Salvatori, Dario Sanfìlippo, Silvia Santirosi, Maurizio Savini, Beatrice Scaccia, Gaia Scaramella, Chiara Scarfò, Alice Schivardi, Pierà Scognamiglio, Ettore Spalletti, Daniele Spanò, Donatella Spaziani, Franco Surnma, Giuseppe Tabacco, Naoya Takahara, Donata Tchou/Maria Veltcheva, Lamberto Teotino, Luciano Trina, Andrea Trisciuzzi, Franco Troiani, THrictirm Thwnites. Seme Uberti, Barbara Uccelli, Andrea Valle, Maria Vallina, Grazia Varisco, Claudio Verna, Roberto Vignoli, Maria Angeles Vila Tortosa, Lisa Wade, Fiorenzo Zaffina, Francesco Zizola."
"Alla collezione del Museo si aggiunge una sezione dedicata a Maurizio Savini, dove sono esposti i “Fratelli”, lavoro in fiberglass e chewingum; una sezione dedicata all’artista Marion Greenstone. Fanno parte della collezione del Museo opere di importi artisti contemporanee da Giuseppe Gallo, a Tommaso Cascella, a Claudio Abate presente con diverse opere fotografiche, Fiorella Rizzo, Antonietta Raphael, Chiara Dynys, Franco Paternostro, Guendalina Salina, Anna Paparatti e tanti altri ancora."
"A conclusione di questo tour virtuale del Museo d’arte contemporanea Roberto Bilotti - continua il critico d’arte e curatore Roberto Sottile - il mio augurio e la mia speranza è quella che sempre più, l’arte e la cultura trovi referenti sensibili, come sta già accadendo. Solo attraverso il lavoro di tutti si potranno portare a casa risultati importanti come quelli già raggiunti che ho ricordato precedentemente. E nei prossimi mesi, e con uno sguardo proiettato ancora più avanti, dopo i lavori di ristrutturazione del Castello, come già annunciato dal Sindaco Manna e dall’Assessora Petrusewicz, con la presenza di un qualificato ed importante comitato scientifico, con il lavoro importante di Roberto Bilotti e degli studenti dell’Università della Calabria già impegnati nella catalogazione e schedatura delle opere della collezione, saremo tutti pronti per offrire una proposta artistica capace sempre più di attrarre ed essere al passo con i tempi."
"Sogno un museo dinamico, non solo contenitore, ma come sta già accadendo, l’obiettivo è produrre contenuti ed idee importanti, ed offrire a tanti studenti che arrivano nel nostro museo, impegnati nei percorsi formativi universitari, la possibilità di entrare a pieno contatto con le opere della collezione, e di poter acquisire quelle conoscenze e quella professionalità necessaria nel loro percorso di studi prima e lavorativo dopo. Immagino, e più volte mi sono confrontato su questo tema, un museo d’arte contemporanea che sia un Museo laboratorio, custode dei grandi nomi della storia dell’arte capaci con la loro presenza di conferire importanza alla collezione stessa, ma anche riuscire ad essere momento di ricerca, confronto e discussione per tutti. Il lavoro fino ad oggi portato avanti va in questa direzione perché come affermo ormai da un pò, l’arte e la cultura non è solo tempo libero ma attraverso l’arte e la cultura intesa come BENE COMUNE, si acquisiscono quegli strumenti etici e morali utili per diventare cittadini migliori.”