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MASSIMO MELICCHIO "SEGNI MULTIPLI" A CURA DI ROBERTO SOTTILE


MASSIMO MELICCHIO SEGNI MULTIPLI A cura di Roberto Sottile Inaugurazione 20 ottobre 2018 ore 18.00 MUSEO DEL PRESENTE - RENDE

Il Museo del Presente di Rende ospita la mostra dell’artista Massimo Melicchio "SEGNI MULTIPLI" a cura del critico d’arte Roberto Sottile, che si inaugura sabato 20 ottobre alle ore 18.00 e resterà aperta al pubblico fino al 3 novembre 2018. Il progetto espositivo si colloca nella più ampia programmazione fortemente voluta e promossa dall’Amministrazione Comunale di Rende con il Sindaco l’Avv. Marcello Manna e con l’Assessorato alla Cultura ricerca ed Università diretto dalla Prof.ssa Marta Petrusewicz. “L’immagine – come scrive nel testo della mostra il critico Roberto Sottile - diventa segno. Il segno diventa immagine. Il risultato è una fusione perfetta che genera un linguaggio artistico capace di far dialogare le due forze: da una parte un segno-scrittura e dall’altra la figura-struttura. Il percorso artistico di Massimo Melicchio, presentato in mostra, ci racconta l’intreccio di una ricerca ricca di significati, di richiami visivi e di “codici” estetici. Non solo omaggi ai grandi artisti della storia dell’arte, ma è l’Africa e la parola con la sua vivacità, con i suoi colori, con la sua forza e la capacità di comunicazione, ad essere al centro di una ricerca, che nella figura ritrova la forza generatrice di un nuovo linguaggio che l’artista decodifica nella parola attraverso quei segni che si sommano e si sottraggono, dove la pittura appare e scompare in linee e vuoti apparenti che generano spazio.” “Massimo Melicchio – continua Sottile - da vita sulla superficie a pagine in continuo movimento. Una lunga storia prende forma attraverso le forme della comunicazione visiva e verbale che l’artista trasforma in segni e disegni. Ogni opera contiene nello spazio visivo diversi linguaggi che sono il frutto di una ricerca e di uno studio dove il segno e il colore diventano universali. Sono opere che parlano un linguaggio artistico capace di scardinare i confini geografici, utilizzando la riconoscibilità geografica di quella cultura africana che diventa nelle pagine di Massimo il cardine per comprendere questa lettura artistica. Elementi che si accostano e si fondono in un percorso dove la memoria visiva, il segno che diventa gesto seppure riconosciuti vengono plasmati in una nuova sintesi e vigore creativo. Passato e presente che si alternano e si legano in questo nuovo percorso. Sono lavori che possiedono ritmo, capacità di generare nello spettatore quella curiosità estetica. Lo spazio seppure contenuto dove l’artista lavora viene riempito da elementi che l’artista ci lascia in mostra per essere decifrati e riconvertiti. La pittura di Massimo Melicchio diventa disegno, scrittura, scultura, momento di creazione performativa dove tutti gli elementi competono si incontrano e si scontrano. L’esito di questo incontro di linguaggi è un racconto che trova nella forza della pittura, dell’architettura, della scultura, della parola la forza per dar vita a questi codici artistici “miniati”. Un percorso complesso, articolato in vari momenti, che l’artista presenta in mostra. Opere costruite come elementi di una struttura più complessa, che danno vita a vere e proprie installazioni che conservano anche nella lettura d’insieme quella capacita di lettura univoca. Un percorso “finito” che grazie all’uso dei materiali appare “non finito”. Il colore, il disegno, la tela di juta l’utilizzo di più tecniche miste che Massimo utilizza per modellare la forma delle sue storie. Vuoti e pieni. Segno e disegno. Struttura e architettura. Materia e spazio. Segni multipli della creatività dell’artista che si confrontano e convivono sulla superficie dell’opera d’arte. Uno spazio che diventa luogo senza “ordine” dove il pensiero incontra l’arte e attraverso la forza dell’immagine generatrice diventi creazione di un luogo, di una nuova identità, da custodire e tramandare ; da proteggere e da far progredire. Segni Multipli non è solo il racconto della creatività e della conoscenza di ciò che ci sta intorno e ci appartiene. È un lungo viaggio che parte dalla memoria di Massimo Melicchio e ci raggiunge attraverso una esplosione di contenuti che parlano il linguaggio universale dell’arte.”

MUSEO DEL PRESENTE – RENDE PIAZZA KENNEDY Orari: dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 Chiuso festivi e lunedì


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