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Bronzi di Riace. La materia si «accende» negli scatti di Giuseppe Lo Schiavo


L’uomo è natura. La sua creatività, la sua capacità di memoria appartiene al sistema della vita. Ogni prodotto dell’ingegno dell’uomo diventa parte integrante del meccanismo dell’evoluzione che lascia traccia e testimonianza. Niente e nessuno compete, né primeggia. Uomo e natura esistono l’uno in simbiosi con l’altra. Da questa idea nasce il progetto Génesis dell’artista Giuseppe Lo Schiavo, in mostra presso il MARCA Museo delle Arti di Catanzaro fino al prossimo 17 novembre 2018. Un lungo e complesso viaggio, una ricerca antropologica-genetica che prende forma attraverso immagini, installazioni e documenti video. Un dialogo contemporaneo capace di confrontarsi e fondersi in molteplici linguaggi governati sempre dalla forza delle immagini e dalla creatività.

“Io sono natura. Io genero”. Cioè, si dà vita ad una alleanza che attraverso il linguaggio dell’arte supera i confini del tempo e dello spazio. La serie dei Bronzi di Riace, presente in mostra, ci racconta questa génesis creativa della bellezza-incontro della natura dell’uomo, che attraverso l’arte della fotografia ritorna in vita. Il Bronzo A ed il Bronzo B, due uomini stanti in nudità eroica; anatomie perfette, tensioni e forze che si incontrano e scontrano e creano equilibrio. Sono immagini che superano il concetto di fotografia, che vanno oltre la “rappresentazione” visiva di due sculture, poiché quella bellezza inanimata, immobile, intrappolata in una materia pesante, come il bronzo, è pronta ad esplodere a creare movimento, a diventare “carnale”. Giuseppe non aggiunge né sottrae nulla, semplicemente ci offre un punto di vista inedito, mai visto prima. Umanizza questi due importanti capolavori, concede loro la facoltà dell’anima. I Bronzi di Riace rappresentano quella perfezione assoluta della creazione, e l’artista attraverso il linguaggio della fotografia ne conserva l’identità con una energica, e nello stesso tempo romantica ed erotica lettura contemporanea. Sono uomini e come tali Giuseppe li tratta, rappresentandone tutta la bellezza e la sensualità. Li osserviamo per la prima volta con gli occhi dell’umano pensiero, cogliendone la bellezza e la magnificenza del tempo e della materia che per mezzo della lettura fotografica si sublima e trasforma. Diventano vivi. Sono uomini.

Génesis diventa accordo. Combinazione e memoria. Concepimento. Intesa perfetta delle arti. Il passato racchiuso nella potenza dei Bronzi di Riace e il presente della ricerca di Giuseppe Lo Schiavo si incontrano per generare futuro, per andare oltre quel processo di formazione e classificazione. Il risultato concettuale della serie dei Bronzi di Riace compete con il vigore, l’energia e la passionalità dell’immagine che Giuseppe ci restituisce, che nella teoria degli insiemi è il risultato della corrispondenza tra un insieme (Bronzo) A e un insieme (Bronzo) B; due insiemi che coincidono se, e solo se hanno gli stessi elementi, che sono sostanza pura. Poiché in essi risiede e si crea il segreto della vita. Origine: dal latino Origo -Ginis. Alzarsi. Nascere. Provenire. Cominciare. Vivere.

articolo pubblicato sul sito "fame di sud" www.famedisud.it


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