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GIULIO TELARICO - APPUNTI DI VIAGGIO


GIULIO TELARICO - APPUNTI DI VIAGGIO

Un percorso, un viaggio costruito attraverso percezioni, dove la luce gioca un

ruolo primario. Un racconto per immagini che ci concede la possibilità di leggere

quel “segno” che diventa codice visivo: sono queste le regole degli appunti di

viaggio di Giulio Telarico, che ci accompagnano in questa nuova storia creata

sull’incontro di elementi concreti, come la tela, ed elementi portatori sani di

imprevedibilità come la luce, con la sua forza e la sua delicatezza che diventa

comprimario elemento di questo nuovo progetto. Un lavoro diverso, dove quella

tela, che siamo ormai abituati a vedere bagnata di colori accesi, resta grezza,

nella sua essenza d’origine.

L’artista solo in alcuni casi concede alla tela nuda l’intuizione visiva del bianco

che viene assorbito dalla superfice evidenziando maggiormente quella porosità

che diventa pentagramma ideale dove l’artista costruisce il suo viaggio. La tela

diventa la protagonista in una ricerca di proporzioni di segni, di giochi visivi che

vengono ridotti all’essenza dando così la possibilità allo spettatore-fruitore di

questi appunti, di poter ricostruire quelle sensazioni, quei ricordi vissuti.

Un viaggio mai fuori dal tempo, ma, che con il tempo fa i conti. Un viaggio che

diventa codice, linguaggio da scardinare per riuscire a riappropriarsi di quel

racconto. Il colore, il pigmento è assente, ma questa assenza non è percepita

poiché Giulio Telarico utilizza nella costruzione dell’opera tele diverse. Il colore

è assente ma attraverso la sua assenza, mediante un lavoro sulle tele, le

irregolarità, le asperità della superfice creano un disegno di fondo, una

compattezza che appare e scompare, a piacimento dell’artista, come un foglio di

carta che assorbe l’inchiostro.

Giulio Telarico diventa viaggiatore di un “Grand Tour” fantasioso dove numeri,

segni di scrittura, figure umane perdono di proporzioni per diventare sincronia

perfetta sulla superfice della tela. A noi spettatori il compito della lettura di

questi appunti di viaggio che ci rivelano, nella complessa ricerca e nell’articolata

costruzione del progetto, un itinerario di “sensi” di “gusto”, percepiti

visivamente e concettualmente, filtrati da quella voglia imprescindibile che è il

“gioco” nella sua concezione più pura ed essenziale che diventa cardine della

ricerca di Giulio Telarico


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