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Roberto Sottile: «Continuo senza il MAON» – Il critico d’arte annuncia la fine della sua collaborazi


Dirsi addio non è mai semplice, perché sono i ricordi che ti giocano brutti scherzi e rendono tutto più difficile. Ma quelle emozioni quei ricordi vissuti fin dal 2008 al Maon, Museo d’arte dell’Otto e Novecento di Rende sono e saranno per sempre dentro di me. Oggi si chiude una bella e importante parentesi della mia vita professionale. Non avrei mai pensato di arrivare a superare sfide professionali e traguardi così importanti. Il Maon è stata una parte fondamentale della mia crescita professionale e umana perché ho trovato in questo luogo maestri ed amici. Se sono ciò che sono oggi lo devo a tante persone, tanti incontri fortunati nella mia vita. Un solo grazie all’amico Tonino Sicoli per avermi concesso il privilegio della sua amicizia per avermi insegnato questo mestiere senza risparmiarmi suggerimenti consigli apprezzamenti e rimproveri. Un rapporto alla pari di rispetto e fiducia. Di lunghe telefonate e nottate trascorse a lavorare davanti al pc. Sono orgoglioso di poter dire di aver contribuito con il mio piccolo, piccolissimo lavoro a costruire una storia importante come quella del MAON. Oggi, purtroppo, questo percorso arriva al termine. Certo, mi sarebbe piaciuto condividere ancora un pezzo di strada un pezzo di vita al MAON, ma questa vita, il mio carattere e la voglia di guardare sempre avanti di camminare da soli, di lanciarsi senza paura in quel futuro mi impone una scelta che oggi diventa pubblica ma che nella realtà dei fatti da quasi un anno mi vedeva già percorrere altri sentieri. Certo, questa mia decisione ha subito una forte accelerazione dopo la nota vicenda che mio malgrado mi ha visto protagonista in queste ore, della quale ho già pubblicamente sui social argomentato. In un luogo di cultura non dovrebbero mai accadere certi episodi, ma purtroppo accadono. Si resta meravigliati di come ciò avvenga da parte di chi ha sempre parlato e promosso cultura. Ma questa incredulità cede il passo alla triste e personale considerazione che spesso si crede nella cultura perché è facile usarla. Ciò nonostante il mio lavoro il mio impegno al Maon di Rende è sotto gli occhi di tutti e parlano i tanti fatti. E sono pronto a difendere il mio lavoro davanti a tutti. Perché, e chiedo scusa in anticipo, qualche imbecille pronto a sparlare ci sarà sempre. Ma questa è la vita e sono pronto a prenderla di petto.

Ci vuole coraggio a scegliere di dirsi addio e queste sono le parole più importanti della mia vita professionale. Porto con me la fatica di tanti traguardi! La soddisfazione di tante notti di lavoro. I tanti momenti con artisti e addetti ai lavori ai quali spero, almeno, di esser riuscito a strappare un sorriso. Auguro a tutti di poter vivere con la stessa intensità e passione tutte le emozioni che ho vissuto in questi anni indimenticabili con tante persone straordinarie. Il mio ultimo pensiero ancora all’amico e maestro Tonino Sicoli che lascio con tristezza infinita ma con la consapevolezza che i suoi insegnamenti mi accompagneranno sempre. Nessuno mi chiede di andare via se non la mia dignità. Sarei potuto restare, ma reclamo coraggio e fantasia.

Roberto Sottile - 19 MARZO 2017


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