Roberto Sottile: il critico d’arte ed il "poeta" raccontato dagli artisti
Determinato e provocatore, sognatore e sempre professionale. Uno spirito sensibile capace di raccogliere le sfumature della vita: un vero artista del linguaggio. Critico d'arte ma anche poeta. È questa la descrizione di Roberto Sottile che arriva dalle interviste di Elda Longo, Giuseppe Lo Schiavo, Stefano Bonazzi, {movimentomilc}, Plutino2. Roberto Sottile, classe 1982, già dal suo sito (robertosottile.wix.com/robertosottile) emerge quanta strada, nonostante la sua giovane età, abbia percorso. Testi realizzati per importanti pubblicazioni che vanno dal catalogo di Giuseppe Amadio insieme ai saggi di Vittorio Sgarbi e Luca Beatrice, al catalogo di Hector&Hector insieme ai testi Luca Nannipieri volto noto di Raiuno, e del critico d’arte Maurizio Vanni, il catalogo di Carlo Piterà realizzato per ArteGenova 2016 e quello di Paolo De Cuarto in occasione della mostra al Castello Modern And Contemporary Art di Milano e ancora il suo impegno al Maon di Rende con Tonino Sicoli con il quale ha realizzato le mostre di Burri, Boccioni, sul Secondo Futurismo, l’Ottonovecento in Calabria, diverse curatele e cataloghi pubblicati sulla collezione del museo, e poi la curatela della Biennale Magna Grecia 2015 e altre mostre in gallerie d’arte e musei in giro in Calabria e in Italia, la sua ricerca costante sulle nuove generazioni di artisti a cui Roberto dedica gran parte del suo tempo con testi e recensioni di grande spessore critico. Ecco quindi i cinque artisti e le cinque interviste che raccontato senza filtri il "loro" Roberto Sottile.
Prima intervista – Elda Longo (www.eldalongo.com.spazioweb.it)
(domanda) La professione di critico d’arte e curatore si è evoluta molto rispetto al passato e questa trasformazione ha cambiato inevitabilmente anche il rapporto che si instaura con gli artisti. Sulla base di questa considerazione, che giudizio hai del lavoro di Roberto Sottile, anche alla luce del rapporto professionale che hai instaurato con lui?
(risposta) Roberto è l'artista ... Basta seguirlo sui social per rendersi conto quanto di fatto egli stesso contribuisca a fare unica la figura del critico.
(domanda) Roberto Sottile spesso sostiene che il compito del critico e curatore è quello di essere da supporto all’attività dell’artista. Con Sottile hai lavorato in diverse mostre e ha scritto alcuni testi sul tuo lavoro. In che modo vi siete rapportati nell’organizzazione di queste mostre e che idea hai del suo modo di scrivere?
(risposta) Conosco Roberto dal 2010, Tonino Sicoli amico e "grande maestro" per entrambi ha veicolato questa conoscenza; d'allora non passa anno che con Roberto non si faccia qualcosa. Sempre di più bello e sempre di più speciale. Roberto spende il suo talento con dedizione quasi mistica e cerca un confronto sano e sempre paritario con gli artisti (almeno con me). Oggi posso dire che lui conosce molto bene il mio lavoro ed io il suo scrivere... C'è tantissima empatia fra noi ed è speciale e unico il confronto con lui.
(domanda) Tre aggettivi che dal tuo punto di vista descrivono meglio Roberto...
(risposta) Corretto, perché nel lavoro è rispettoso dei ruoli ma allo stesso tempo non ne demarca mai i confini; Giocoso, perché ogni mostra ha sempre un ending felice e positivo; Stimolante perché mentre si fa "qualcosa" lui sta già pensando a qualcos'altro, un treno in corsa! Una freccia rossa gli dico sempre io.
(domanda) Ci racconti un Roberto Sottile inedito? Una chiacchierata che ti è rimasta particolarmente impressa. Una telefonata, un messaggio sui social, una mail...
(risposta) Io lo chiamo "fratellino"... lo è davvero per me! Lo adoro! Ogni messaggio, telefonata o mail inizia così. Chiedete a lui perché! Ad ogni mio viaggio compro per lui un souvenir del posto; una di quelle palle di vetro con la neve. Ne fa la collezione... E i suoi occhi brillano e il sorriso si accende quando gli consegno il regalino (davvero un bimbo) lo adoro! E sorrido sempre... E ridiamo assieme Ah, tanto altro... Ogni tanto "critico" il lavoro degli altri artisti... Mi piace dare soprannomi alle opere (anche a quelle di sommi artisti) e ci sbellichiamo assieme dalle risate per questo!
Seconda intervista – Giuseppe Lo Schiavo (www.giuseppeloschiavo.com)
(domanda) La professione di critico d’arte e curatore si è evoluta molto rispetto al passato e questa trasformazione ha cambiato inevitabilmente anche il rapporto che si instaura con gli artisti. Sulla base di questa considerazione, che giudizio hai del lavoro di Roberto Sottile, anche alla luce del rapporto professionale che hai instaurato con lui?
(risposta) Roberto è un professionista a 360 gradi. Non solo curatore ma anche e soprattutto critico d’arte. Ogni critico per scrivere qualcosa sul lavoro di un artista ha bisogno di entrare nel circuito creativo ed emotivo dell’artista per meglio comprendere quelle sfumature che spesso vengono ignorate dall’artista stesso e Roberto è un fuoriclasse in questo. Roberto è in grado di scrivere con molta professionalità ma allo stesso tempo poesia. I suoi testi sono molto poetici e riescono a catalizzare con molta schiettezza il progetto di un artista.
(domanda) Roberto spesso sostiene che il compito del critico e curatore è quello di essere da supporto all’attività dell’artista. Per te ha scritto diversi testi e recensioni. In che modo vi siete rapportati e che idea hai del suo modo di scrivere?
(risposta) Con Roberto c’è stata subito molta intesa. Credo che ci debba essere dell’alchimia da entrambe le parti per poter collaborare in questo tipo di attività, una stima reciproca. Roberto mi ha aiutato molto, nei suoi testi sono riuscito a scoprire lati dei miei lavori che non credevo esistessero prima. L’artista quando crea un proprio lavoro si ritrova all’interno di un vortice in cui è difficile essere obbiettivo ed analitico, non si ha mai una visione globale quando il tuo progetto è parte di te. Per quanto mi riguarda mi trovo molto affine al modo di scrivere di Roberto. Nei miei lavori credo ci sia una carica poetica abbastanza evidente e Roberto con la sua sensibilità riesce sempre a scolpire delle parole che diventano massi, presenze. Roberto non scrive perchè è il suo lavoro. Roberto scrive perché ha l’esigenza di farlo. Tutto questo a nostro vantaggio.
(domanda) Tre aggettivi che dal tuo punto di vista descrivono meglio Roberto Sottile?
(risposta) Poetico (credo di averlo un po' spiegato nelle domande precedenti); Sensibile, perché credo la sensibilità sia una delle sue armi migliori; Sognante, spiegare il perché di questo aggettivo sarebbe troppo razionale.
(domanda) Ci racconti un Roberto Sottile inedito? Una chiacchierata che ti è rimasta particolarmente impressa. Una telefonata, un messaggio sui social, una mail…
(risposta) Roberto è un provocatore! Dopo la prima collaborazione tra me e Roberto per una mostra alla Galleria Ellebi, decise di scrivere un’altro testo solo sul mio lavoro di artista e fotografo. Sapevo che stava scrivendo per me, dopo una settimana mi manda finalmente il testo che iniziava così: “Artista mediocre, incapace di presentare un percorso originale, Lo Schiavo, conta dalla sua parte una grande fortuna, cioè, la conoscenza personale di quel mercato dell’arte di serie B, che tanti danni ha prodotto e continua a produrre ancora oggi, illudendo, vedi nello specifico Giuseppe Lo Schiavo, artisti della domenica, che utilizzano la macchina fotografica al limite della banalità. “ Ovviamente era una presa in giro, mi aveva mandato un testo dove scriveva l’esatto contrario di quello che pensava. Ci siamo fatti due risate, ma ho stampato il testo perchè è molto simpatico nella sua crudeltà.
Terza intervista – Stefano Bonazzi (www.stefanobonazzi.it)
(domanda) Roberto Sottile spesso sostiene che il compito del critico e curatore è quello di essere da supporto all’attività dell’artista. Per te ha scritto un testo critico. In che modo vi siete rapportati e che idea hai del suo modo di scrivere?
(risposta) Penso che il suo operato, almeno nel mio caso, sia coerente a quanto ha dichiarato. Sono rimasto molto colpito dal suo entusiasmo e dalla sua disponibilità. L'articolo che ha scritto sulla mia ricerca artistica per il sito Fotobiettivo.it è perfettamente in linea con la mia visione e l'ho trovato professionale, di gradevolissima lettura, senza scendere in tecnicismi che in genere annoiano il lettore casuale. Ha fatto tutto questo senza richiedere compensi, né propormi esposizioni, cosa ben rara di questi tempi. L'ho apprezzato molto.
(domanda) Tre aggettivi che dal tuo punto di vista descrivono meglio Roberto Sottile?
(risposta) Disponibile: ha scritto l'articolo in due soli giorni, lavorando di notte per rispettare i tempi di pubblicazione. Motivato: sono convinto che Roberto eserciti la sua professione spinto da sani principi e da un ancor più genuino entusiasmo verso le opere con cui si rapporta. Sensibile: l'articolo che ha scritto per le mie opere, non è il semplice saggio didascalico, ma un racconto personale e poetico.
Quarta intervista - {movimentomilc} duo composto da Michele Tarzia e Vincenzo Vecchio, risponde a queste domande Michele. (www.movimentomilc.com)
(domanda) La professione di critico d’arte e curatore si è evoluta molto rispetto al passato e questa trasformazione ha cambiato inevitabilmente anche il rapporto che si instaura con gli artisti. Sulla base di questa considerazione, che giudizio avete del lavoro di Roberto Sottile, anche alla luce del rapporto professionale che avete instaurato con lui?
(risposta) Personalmente non penso che il rapporto tra curatori ed artisti si sia evoluto tanto nel corso degli ultimi anni, penso invece ad un cambiamento, dato dal ritmo frenetico dei giorni e dall'influenza che essi hanno nella nostra vita quotidiana. Il modo in cui oggi utilizziamo i social media è sicuramente un atto di cambiamento che si instaura nel legame tra curatore e artista. L'approccio, l'istantaneità e la condivisione in tempo reale ci rende in qualche modo partecipi di una fruizione più empatica dell'arte. In questo senso si inserisce bene il nostro legame con Roberto.
(domanda) Roberto Sottile spesso sostiene che il compito del critico e curatore è quello di essere da supporto all’attività dell’artista. Di recente ha scritto un testo sul vostro lavoro. Come giudicate il suo approccio alla scrittura critica?
(risposta) La tesi da lui sostenuta è pienamente condivisa da noi. Ma vorrei precisare una cosa. Oggi, la figura dell'artista potrebbe benissimo camminare senza la presenza di un critico o curatore. Gli artisti sono/siamo diventati “imprenditori di noi stessi” e nella maggior parte del lavoro camminiamo da soli. Del resto, non si può sempre fare a meno di una figura professionale come quella che ricopre Roberto. In determinate situazioni serve un supporto curatoriale e critico ben specifico. Nel caso di Roberto e del suo approccio alla scrittura critica, bisogna ammettere che le sue idee sono lodevoli e ben costruttive. Ogni suo testo ha un rapporto profondo con le opere che visiona, una percezione delicata e professionale degli artisti che lo circondano. Definirei la sua scrittura come un semplice ed intimo atto di romanticismo contemporaneo.
(domanda) Tre aggettivi che dal vostro punto di vista descrivono meglio Roberto Sottile?
(risposta) E' sensibile. Il suo rapporto con gli artisti è 'empatico'. Determinato perché è sempre pronto a proporre qualcosa di interessante ed originale. Divertente nella fase lavorativa.'
Quinta intervista – PLUTINO2, duo composto da Pietro e Giuseppe Plutino. (www.plutinoalquadrato.com)
(domanda) La professione di critico d’arte e curatore si è evoluta molto rispetto al passato e questa trasformazione ha cambiato inevitabilmente anche il rapporto che si instaura con gli artisti. Sulla base di questa considerazione, che giudizio avete del lavoro di Roberto Sottile, anche alla luce del rapporto professionale che avete instaurato con lui?
(risposta) Abbiamo avuto modo di conoscere Roberto in occasione della Biennale della Magna Grecia , il primo impatto è stato molto positivo, si è rivelato sin da subito una persona disponibile e attenta all'ascolto. Una delle cose che apprezziamo di lui è la continua ricerca, lo trovi sempre in movimento. Anche nel suo modo di scrivere si rivela profondo riesce a leggerti dentro e i suoi testi non fanno altro che mettere in risalto l'artista e il suo lavoro.
(domanda) Roberto Sottile spesso sostiene che il compito del critico e curatore è quello di essere da supporto all’attività dell’artista. Cosa ne pensate?
(risposta) E’ proprio vero quello che dice "il ruolo del curatore è quello di essere da supporto per l'artista" ed è quello che Roberto sta facendo con noi, e di questo gliene siamo grati.
(domanda) Tre aggettivi che dal vostro punto di vista descrivono meglio Roberto Sottile?
(risposta) Se dobbiamo pensare a tre aggettivi ci vengono in mente tre grandi: disponibile, perché ti viene incontro in tutto e per tutto; determinato, perché se deve portare a termine un obiettivo lo fa e lo fa nel migliore dei modi; diligente, perché dimostra impegno assiduità e volontà nello svolgimento di qualsiasi lavoro.
- intervista pubblicata sul sito liberarti.com realizzata da Antonio Sergi -