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Intervista al critico d'arte Roberto Sottile - Un 2015 da sogno su livelli altissimi


intervista pubblicata sul sito www.liberarti.com

Il critico d'arte Roberto Solttile racconta a "Liberarti" l'anno che sta per giungere al termine. Sottile, 33 anni, ha un curriculum di alto rango, dal 2009 collabora con il MAON, Museo d’Arte dell’Otto e Novecento di Rende, diretto dal noto critico d’arte il Prof.re Tonino Sicoli.

Sul 2015

È stato un 2015 impegnativo ma straordinario. Il mio lavoro non è semplice, è molto complesso, regala importanti soddisfazioni a seguito però di tanto lavoro. Un 2015 di incontri, di tanto studio e di crescita.

Ripercorriamo questi 12 mesi targati MAON. Dalla mostra 'Dal Secondo Futurismo all’Arte concreta' all'esposizione internazionale su Alberto Burri

Si, la mostra sul Secondo futurismo è iniziata a fine 2014 ma è proseguita nei primi mesi del 2015. Un progetto importante nel quale ho avuto il privilegio di lavorare come assistente alla curatela e coordinare la direzione della segreteria organizzativa accanto al mio maestro e amico Tonino Sicoli critico d’arte e direttore del MAON, al Prof.re Bruno Corà presidente della Fondazione Burri, Leonardo Passarelli docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università della Calabria e Massimo Di Stefano docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Una mostra unica nel suo genere, che ha documentato gli sviluppi della cosiddetta Aeropittura verso l'Astrattismo, con opere di importanti artisti come Giacomo Balla, Enrico, Prampolini, Nicolaj Diulgheroff, Ivo Pannaggi, Gerardo Dottori, Tullio Crali, Fortunato Depero, Pino Curtoni, Giulio D'Anna, Tato, Osvaldo Peruzzi, , Attanasio Soldati, Bruno Munari, Antonio Marasco, Enzo Benedetto, Mimmo Rotella, Francesco Guerrieri, Alberto Burri e tanti altri importantissimi protagonisti dell’arte. Una mostra, un progetto, una ricerca, che mancava da tempo che il MAON ha saputo presentare ottenendo un buon successo di pubblico e di critica. Così come la mostra nel centenario della nascita di Alberto Burri, inserita nelle celebrazioni ufficiali promossi dalla Fondazione Burri di Città di Castello, una mostra unica nel suo genere che presenta i rapporto assiduo e particolare con la poesia e i poeti. Sono molto orgoglioso di aver dato il mio piccolo contributo in questo progetto, come assistente alla curatela e segreteria organizzativa dell’intero evento, poiché la portata è di caratura internazionale e penso faccia bene misurarsi con progetti così importanti. Le celebrazioni del centenario hanno inserito il MAON di Rende in un circuito di eventi in ottima compagnia, mi piace ricordare la mostra al Guggenheim Museum di New York, il confronto-incontro con Luca Signorelli e Piero della Francesca, la mostra a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo.

Che cosa ti ha insegnato e lasciato questa importante esperienza internazionale?

Mi ha insegnato a confrontarmi ancora di più con le idee e le professionalità, a non avere il timore di dire la mia. La mostra dedicata ad Alberto Burri ha consacrato definitivamente il MAON a punto nevralgico dell’arte contemporanea in Calabria e non solo, essere parte di questo progetto, di questa grande squadra mi rende felice e mi responsabilizza ancora di più a fare sempre meglio.

Oltre alla mostra su Alberto Burri realizzata con la Fondazione di Città di Castello, intorno una serie di eventi contestuali promossi dal MAON

È vero, importanti eventi contestuali iniziati nel mese di ottobre presso lo Studio Gallery di Domenico Mendicino, che ha ospitato una importante mostra fotografica 'Intorno a Burri scatti d'autore' in collaborazione con P-Art (Art in Progress) di Lamezia Terme in modo particolare con Antonella Rocca, Francesca Ferraiuolo, e lo stesso Domenico Mendicino. Un giovane ed impegnato gruppo di professionisti dediti alla cultura e all’arte contemporanea che bene stanno facendo a Lamezia Terme. Grazie al direttore Sicoli li abbiamo coinvolti in questo progetto e non solo, creando una bella sinergia che lascia ben sperare anche per il futuro. Questa è la dimostrazione che questa terra, la nostra Calabria ha tutte le carte in regola se punta su talenti veri, genuini. Poi presso Villa Rendano a Cosenza e presso il Palazzo delle Clarisse ad Amantea, altri due appuntamenti dedicati rispettivamente alla musica con un omaggio a Burri del gruppo Ensemble Suono Giallo è un gruppo nato a Città di Castello in occasione del centenario , con spazio alla poesia con Marilena Morabito e la preziosa collaborazione di Pino Sassano e spazio al percorso 'Le forme del gusto: arte, poesia e sapori' che ha proposto una giornata intensa grazie all’arte dell’attore Lindo Nudo (teatro Rossosimona) , al contributo della Dieta Mediterranea come patrimonio UNESCO con la collaborazione di Luana Gallo. E poi vorrei ricordare l’importante tavola rotonda presso l’Università della Calabria dove ho avuto il piacere di partecipare insieme al direttore Tonino Sicoli, Bruno Corà, Chiara Sarteanesi, Angela Tecce, Giovanna Capitelli, Leonardo Passarelli, Andrea Romoli Barberini.

In mezzo tra il Secondo Futurismo e Burri però altre importanti iniziative e collaborazioni come ad esempio un rapporto ormai consolidato con l’Università della Calabria e nello specifico il Corso di Laurea Magistrale in Storia dell’Arte

Esatto, un rapporto ormai consolidato nel tempo che ha prodotto importanti collaborazioni, le due mostre di cui abbiamo parlato, tirocini formativi, studi e ricerche per tesi di laurea, e l’importante progetto Occupy MAON che ha visto gli studenti della specialistica studiare nei nostri archivi le opere che successivamente sono state esposte all’interno dell’area docenti presso l’Unical nella notte dei Ricercatori 2015. Questo risultato è frutto di una sinergia che vede da una parte il lavoro del MAON e dall’altra la forte volontà dell’Università ad aprirsi al territorio. Giovanna Capitelli, Leonardo Passarelli, Emilia Talamo sono i protagonisti di questa straordinaria avventura. A loro sono legato anche da sentimenti di stima professionale diventati nel tempo anche amicizia, essendo stati i miei professori. Se sono il professionista che sono oggi, lo devo anche alla loro dedizione nell’insegnamento, alla passione nella trasmissione di come si fa questo lavoro. Sono una risorsa per la nostra terra, perché in quelle aule passano i futuri studiosi chiamati a tutelare il nostro patrimonio artistico e archeologico, i futuri storici dell’arte, i critici del domani. Un compito impegnativo che portano avanti con la passione e la grinta giusta. Sono e siamo una bella squadra, e come MAON siamo orgogliosi di questa importante e prestigiosa collaborazione.

Sempre al MAON la mostra “Estro…ri…flessioni” con Giuseppe Amadio, che ha segnato per te una importante collaborazione con Spirale d’idee Milano con tre importanti pubblicazioni

La mostra del Maestro Giuseppe Amadio è stata una mostra molto importante che il MAON ha ospitato, costruita bene, pensata in modo eccellente intorno ad un protagonista importante dell’arte contemporanea. Successivamente a questa esperienza è nata una importante collaborazione con il sottoscritto con Maurizio Monticelli e Massimo Ferrarotti. Collaborazione che ha dato alla luce nel giro di pochi mesi a ben tre importanti pubblicazioni. La prima un volume di oltre trecento pagine “Dune” un progetto molto impegnativo, unico nel suo genere, costruito sui lavori di Giuseppe Amadio, dove mi sono occupato della sezione dei lavori realizzati in ceramica, le altre due sezioni erano affidate a Vittorio Sgarbi e Luca Beatrice. La seconda pubblicazione, il catalogo della mostra di Paolo de Cuarto “lo faccio domani” per una mostra ospitata presso IL CASTELLO MODERN AND CONTEMPORARY ART di MILANO, e il catalogo dell’artista HECTOR&HECTOR “NO TERRA!" un progetto di notevole spessore per la mostra ospitata presso il museo Lu.C.C.A. Lounge&Underground, con un mio testo critico, uno straordinario testo di Maurizio Vanni e Luca Nannipieri volto noto di Rai Uno.

In più, la personale di Angelo Brescianini, di Alejandro Garcia, la mostra In Penombra Andrea Alfano nella Collezione Di Vietri, il progetto Musica dipinta con il liceo Classico Tommaso Campanella di Reggio Calabria e tanto altro

Si, non ci siamo fatti mancare nulla! Ho curato al MAON la mostra di Angelo Brescianini “A ferro e…fuoco” insieme a Salvatore Falbo una mostra che ha anticipato le mostre di New York, Londra, Miami, Houston e Dubai. Abbiamo ospitato Alejandro Garcia con una personale molto significativa curata da Tonino Sicoli, con testi di Nelson Herrera Ysla e Rafael Acosta de Arriba. Poi Ancora l’importante mostra su Andrea Alfano dove sono stati esposti 30 dipinti eseguiti fra gli anni Dieci e i Cinquanta del Novecento e conservati per oltre mezzo secolo nella casa dell'amico e medico personale Vincenzo Di Vietri. Una mostra che ha saputo raccontare attraverso l’immagine dei singoli personaggi un protagonista importante dell’arte calabrese che ha vissuto gran parte della sua vita a Roma. E mi fa piacere ricordare, visto che è stato citato, il progetto con il liceo Tommaso Campanella di Reggio Calabria, portato avanti con la Prof.ssa Giuseppina De Marco, che ha visto gli studenti i veri protagonisti di questa ricerca che ha messo al centro alcune opere della collezione del MAON.

Altro prestigioso incarico nel tuo 2015 la direzione Artistica e la curatela della Biennale Magna Grecia

Una Biennale che ha saputo coniugare riflessione, incontro e sperimentazione artistica. Con la bellezza di quarantuno artisti selezionati dal sottoscritto ed invitati a partecipare. Una manifestazione importante giunta in questo 2015 alla sua ottava edizione. Come dissi nella serata inaugurale non è semplice che in Calabria si possa festeggiare numeri così importanti. A San Demetrio Corone, dove si è svolta la Biennale grazie all’impegno e alla passione di Maria Credidio presidente della rassegna, all’impegno dell’Amministrazione Comunale guidata dall’On.le Cesare Marini è stato possibile portare avanti questo progetto. Un progetto di qualità anche nelle passate edizioni, che in questa edizione mi ha visto protagonista nel costruire un percorso di sinergie di cui sono soddisfatto.

In questo tuo impegnato 2015 spazio anche alla ricerca sull’immagine con la mostra di Milton Blas Verano, Elda Longo e Maria Rosaria Cozza, una collettiva a tre molto particolare

Una mostra di cui vado molto fiero, per la qualità del progetto, per la qualità dei tre protagonisti, per il modo in cui è stata presentata anche dal punto di vista dell’allestimento. Perché penso, senza paura di smentita, che non ci si improvvisa professionisti e tutto deve concorrere affinché il risultato finale sia ottimale. Questa mostra ha saputo coniugare tutte queste esigenze, riuscendo a far dialogare tre percorsi distinti in modo sensibile ed originale. Il primo grazie, ai tre artisti che per prima si sono messi in gioco. Hanno accettato questo mio invito e condiviso questa idea. Idea che si è rivelata vincente.

Con la Ellebi Galleria d’arte di Cosenza hai lavorato per la mostra Anime Diverse con Barbara Bonfilio, Claudia Giannuli e Giuseppe Lo Schiavo

Con Claudia e Marilena Sirangelo, proprietarie della galleria, è stata una esperienza professionale molto importante. Perché si è lavorato con competenza, con passione e anche allegria, che non guasta mai. Mi sono innamorato subito di questo progetto che ha proposto un serrato dialogo tra le “Anime Diverse” frutto della creatività di tre importanti artisti per i quali ho scritto un testo critico di accompagnamento alla mostra. Una mostra di notevole spessore, che ha saputo accompagnare lo spettatore in una riflessione intima sul ruolo della donna. Barbara Bonfilio con il sua forte capacità interpretativa è riuscita a tirar fuori il meglio di queste donne, fiere di essere donne. Claudia Giannuli ha indagato con la sua delicatezza acuta e con attenzione su risvolti dell’animo e la loro relazione in una quotidianità spesso distratta che divora i sentimenti. Giuseppe Lo Schiavo, un vero talento della fotografia, però chiamarlo semplicemente fotografo è molto riduttivo perché è un artista a tutto tondo, con il ciclo Ad Vivum ci presenta un percorso di energie, di sensazioni di percezioni estetiche raffinate ed innovative ma nello stesso tempo di tradizione, un mix esplosivo, perfetto! Anche questa per me è stata una esperienza riuscita, che ha regalato una bella pagina di arte contemporanea con tre professionisti che si sono messi in gioco con abilità, capacità e competenza. Se questi sono i presupposti con cui si lavora il gioco è fatto!

Spazio anche alla Memoria con VEDERE L'ALTRO VEDERE LA SHOAH

L’evento del 2015 inserito all’interno della Giornata della Memoria, che si celebra il 27 di Gennaio, è stato promosso dall’Università della Calabria in collaborazione con l’Ambasciata d’Israele in Italia, l’Università di Tirana “Marin Barleti”, lo SPI-CGIL per la Calabria, la Rete Universitaria per il Giorno della Memoria e la casa editrice Giuntina di Firenze. Tengo particolarmente a questo progetto che offre attraverso l’arte della fotografia la possibilità di un viaggio nella memoria della Shoah e nelle memorie delle tante nuove Shoah quotidiane: rispetto per le minoranze, indipendenza di pensiero, libertà sessuale, comprensione reciproca, responsabilità individuale, riflessione politica. Un progetto importante realizzato con la preziosa presenza del Prof.re Paolo Coen insieme Alessandra Carelli e Cesira Bellucci. C’è bisogno di memoria e l’arte deve contribuire a dare in proprio contributo.

In questo 2015 hai anche realizzato il catalogo delle opere dell’artista Raffaele Castiglia, artista calabrese che vive e lavora a Cerzeto (Cs)

Un progetto impegnativo, di cui vado molto fiero per alcune ragioni. La prima: non capita tutti i giorni che amministrazioni comunali come quella di Cerzeto guidata dal sindaco Giuseppe Rizzo, coadiuvato nel caso specifico del progetto dal consigliere comunale Silvio Cascardo, decida di investire nella realizzazione di un volume. Poi, la seconda: è importante guardare al futuro attraverso il proprio passato, il proprio presente. Permettere alle future generazioni di appropriarsi della propria storia, della propria cultura. Raffaele Castiglia è figlio di questa terra, ed è stato fondamentale che gli sia stato attribuito il giusto riconoscimento per tanti anni di impegno e lavoro. Attraverso questo lavoro, attraverso la costituente casa-museo, progetto che l’artista vuole portare avanti, si consegna alle future generazioni la possibilità di godere, di non dimenticarsi di una storia, di una memoria importante come quella di Raffaele Castiglia.

Workshop, tavole rotonde, incontri tematici e laboratori didattici sono stati all’ordine del giorno

Mi piace ricordare il workshop realizzato al PREMIO PANDOSIA 2015 a Marano Principato (Cosenza), dal titolo Arte, Paesaggio e Territorio ma più che parlare del workshop voglio parlare di questo importante premio che nell’edizione 2015 si è rinnovato con un progetto straordinario portato avanti da giovanissimi professionisti che si sono impegnati tanto. Marano Principato ha accolto un cospicuo numero di artisti che hanno realizzato delle opere collocate nel territorio in dialogo con il paesaggio. L’idea di fruire l’arte contemporanea in relazione al paesaggio e territorio è stata a mio avviso l’idea vincente. Sono stato contento di dare il mio piccolo contributo con una discussione che ha visto al centro il ruolo del paesaggio dell’arte e del territorio. Poi mi piace ricordare il progetto CinemART realizzato con Mimmo Legato responsabile Art Study Space di Rende con Pasquale Arnone produttore cinematografico, un progetto importante che ha indagato e fatto discutere sul ruolo e sul legame tra cinema e arte. Diversi poi i laboratori didattici in ordine di tempo quello realizzato con gli studenti del corso di storia del disegno dell’incisione e della grafica dell’Università della Calabria che, accompagnati dalla Prof.ssa Emilia Talamo, hanno studiato le opere grafiche della collezione del MAON di importanti artisti del calibro di Picasso, Balla, Braque, Burri, Dalì e tanti altri ancora.

Con l’Assessorato al Centro Storico del Comune di Rende, diretto dall’Avvocato Marina Pasqua, hai collaborato come guida d’eccezione nelle visite al borgo antico di Rende. Che tipo di esperienza è stata?

È stata una esperienza a cui non potevo e no volevo dire di no! Per questo motivo ringrazio l’Assessora Pasqua per avermi coinvolto in questo progetto. Mi sono divertito molto, poiché ho fatto in modo ufficiale quello che di solito faccio con i miei amici, cioè, accompagnarli nel mio centro storico raccontando loro la storia di questo meraviglioso borgo antico. Non è stato un percorso realizzato da una guida turistica, perché non ho questa professionalità, ma si è pensato di presentare un taglio diverso, un percorso che potesse annettere diversi aspetti in primis quelli storici-critici con le visite alle chiese e musei del borgo antico, ed offrire allo spettatore una serie di racconti, sensazioni, ricordi che sono il frutto del mio bagaglio personale, poiché lavoro in questo meraviglioso borgo, ma lo vivo anche come cittadino.

Un 2015 di intensa attività di scrittura con più di 15 testi critici realizzati. Numeri da record?

Non li avevo contati! E non pensavo fossero così tanti. Per me scrivere è fondamentale nel mio lavoro. E sono molto scrupoloso in questo impegno perché voglio farlo bene, poiché ho sempre pensato che attraverso le mie parole offro la possibilità a chi lo desidera di utilizzare uno strumento di comprensione in più, spero utile, per avvicinarsi alla poetica dell’artista. Almeno ci provo! Spero di riuscirci! Non li avevo contati, sono tanti è vero…

Non ti fermi mai, come ci riesci?

Ci riesco perché amo il mio lavoro, e se ami quello che fai non diventa un lavoro, ma una “missione” una continua sfida che affronti con impegno ma anche con leggerezza, perché non bisogna mai prendersi troppo sul serio…

Hai 33 anni, un percorso già importante alle spalle, non solo in questo 2015. Tra dieci anni a 43 anni, dove ti immagini?

Mi vedo sicuramente con la barba un po’ più bianca di adesso e spero che il grigio mi doni. Dieci anni sono tanti per immaginarsi, ci sono sogni nel cassetto, obiettivi che muovono il mio impegno, che spero di raggiungere, con l’augurio di ritrovarmi sempre accanto persone vere come è successo fino ad oggi.

Che voto dai al tuo 2015 e cosa ti auguri per il 2016

Sono molto critico con me stesso ed in particolare con il mio lavoro, pensare a che voto dare a questo mio 2015 mi diventa complicato perché sono tante le variabili e le considerazioni. Penso comunque che sia stato un 2015 di crescita e formazione. Chi pensa di fare questo mestiere con la presunzione di sentirsi arrivato non ha capito nulla. Se devo darmi un voto facciamo un 7 e mezzo forse anche 8. Per questo 2016 cosa augurarmi? Di fare di più. Non so se sia possibile vista la quantità e spero anche la qualità di questo 2015, ma ci proveremo con lo stesso impegno di sempre.


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