COSTANTINO CONTINI – tra luce e colore
Costantino Contini dal 1987 vive e lavora a Lione (Francia), la sua ricerca artistica pone al centro la relazione tra la luce e il colore e la reciproca influenza visiva e sensoriale.
Osservi ogni singola opera e ti aspetti che da un momento all’altro essa possa cambiare, combinarsi, comporsi e scomporsi con lo spazio. Ti aspetti di assistere alla trasfigurare della materia, pronta a diventare nuova essenza, realtà carica di luce oppure corposa sostanza! Costantino Contini ci propone attraverso i suoi lavori una riflessione-meditazione sul senso (sensazione, percezione, coscienza) del ruolo della materia: elemento fluido, massa fusa, corpo temprato dal colore.
Le tele di Costantino Contini, che possono variare dal lino al cotone, sono irrorate di colore e le superfici che si compongono sono il risultato dell’elaborazione tonale che diventa carattere distintivo di una pittura che diventa suggestione, (grazie alle diverse gradazione di tono pittorico), incanto (di nuove superfici bagnate dalla materia) e scoperta (del segno pittorico, definito ma nello stesso tempo rapido).
Da una parte la forza espressiva-passionale dei rossi purpurei, dei rossicci, la libertà dei blu nelle diverse gradazioni, la vivacità dei verdi, dall’altra parte l’efficienza e la validità del linguaggio dei grigi sciolti nei bianchi, caduti (quasi filtrati sulla tela) nello spazio di costruzione dell’immagine.
La vivacità del colore diventa armonia visiva che si mescola nell’incontro con la luce! Come un bravo “architetto del colore” Costantino Contini ha ben chiaro in mente che il riverbero della luce cambia, per questo motivo la ferma nelle sue varie sfaccettature e la riversa nel colore impastandola con vigore nei colori più brillanti, ne diminuisce all’occorrenza l’intensità, la stempera con toni più scuri.
Il colore sulla tela è pieno, la superficie diventa quasi tessuta dalle diverse gradazioni di tono, la modulazione della pittura ci restituisce una personalissima sintesi (di qualità) tra la forma (che in alcuni lavori diventa vero e proprio linguaggio con l’inserimento di parole e numeri) e il colore che diventa idioma visivo.
Il tempo nei lavori di Costantino Contini diventa principio sostanziale, e lo spazio dove si sviluppa la scena pittorica appare consumato, segnato dal passaggio della storia! Una storia che guarda al futuro e che lascia il segno nel presente. Il colore sulla tela emerge e nello stesso tempo affonda in una profondità tonale infinita! Affiora e si inabissa come se lo spazio fosse inesauribile, come un frammento di cielo a nostra disposizione! Costantino Contini insegue questo cielo e lo riempie con i colori delle sue emozioni, lo macchia di stupore!
Dott. Roberto Sottile
Critico D’arte