MAON MUSEO D'ARTE DELL'OTTO E NOVECENTO
Il MAON ovvero Museo d’Arte dell’Otto e Novecento, - www.maon.it - inserito fra i Luoghi del Contemporaneo, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha sede presso Palazzo Vitari, edificio del XVII secolo nel centro storico della città di Rende. Il progetto e la direzione del MAON, inaugurato nel 2004, affidati al critico d’arte Prof. Tonino Sicoli, già direttore artistico del Centro per l’Arte la Cultura Achille Capizzano, ha fatto si, che, attraverso una intensa attività di mostre portate avanti con la collaborazione di importanti critici d’arte come Bruno Corà, Enrico Crispolti, Maurizio Calvesi, Alessandro Masi, Massimo Di Stefano, diventasse nel corso degli anni punto di riferimento per intellettuali e artisti, essendo inoltre una delle poche istituzioni nel meridione d’ Italia dedicate all’arte contemporanea. Una delle raccolte principali del MAON riguarda gli ultimi quarant’anni del Novecento e il primo decennio del XXI secolo con la presenza di importati artisti calabresi che vanno da Mimmo Rotella, Lugi Di Sarro, Giuseppe Gallo, Alfredo Pirri, Lugi Magli, Anna Romanello, Aldo Turchiaro, Franco Toscano, Francomà, Francesco Guerrieri, Francesco Correggia, Giancarlo Cauteruccio, Luigi Malice, Mario Parentela, Max Marra, Domenico Lo Russo, Franco Flaccavento, Giulio Telarico, Tarcisio Pingitore, Rocco Pangaro, Emilio Servolino, fino alle ultime acquisizioni delle opere degli artisti Elda Longo, Ernesto Spina, Vincenzo Paonessa, Domenico Cordì, Sebastiano Dammone Sessa, Giuseppe Negro, Fabio Nicotera, Milton Blas Verano. Acquisite inoltre una ventina di opere di artisti non calabresi, italiani e stranieri che con la Calabria hanno mantenuto uno stretto rapporto di operatività: tra questi Carmine Di Ruggiero, Luciano Caruso, Nicola Carrino, la svizzera Marlis Nussbaumer, il cubano Alejandro Garcia, il persiano Bizhan Bassiri. Nel corso dell’estate 2005 il MAON ha arricchito la sua collezione grazie ad una cospicua donazione di opere d’arte e di libri, oltre 150 tra sculture, dipinti ed opere grafiche e più di 1000 libri d’arte, del collezionista Luigi Ladaga. Fanno parte della collezione nomi importanti come Mario Ceroli, Lucio Del Pezzo, Nicola Carino, Alighiero Boetti, Mario Persico, Umberto Mastroianni, Antonio Corpora, Mario Schifano, inoltre la raccolta della collezione Ladaga contiene oltre quaranta opere grafiche di alcuni grandi maestri del novecento come Pablo Picasso, George Braque, Salvador Dalì, Giacomo Balla, Antoni Tapies, Alberto Burri, Lucio Fontana, Henry Moore, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino. Sono rappresentati così i movimenti e i gruppi artistici dell’avanguardia storica e di quella recente, dal Cubismo al Futurismo passando per il Surrealismo, l’Astrattismo e l’Informale fino alla Pop Art, il Nouve Realisme, il Minimalismo e la Transavanguardia. Il 16 dicembre 2012 il MAON riapre al pubblico dopo un breve periodo di chiusura durante il quale il museo è stato interessato da lavori di ammodernamento capaci di migliorare la fruizione e la tutela delle opere mediante nuovi allestimenti; la creazione di percorsi interattivi accessibili al pubblico attraverso la rete wi-fi, grazie ad una piattaforma informatica consultabile mediante touche-screen e dispositivi palmari e QR-Code; la realizzazione del nuovo sito internet del museo che permette tra le tante possibilità, la consultazione online delle collezioni ed una nuova impiantistica tecnologica con un sistema di illuminotecnica a luce fredda di ultima generazione a controllo elettronico. A tutto ciò si aggiunge il sistema di climatizzazione di ultima generazione e di sicurezza a infrarossi e video sorveglianza interna ed esterna 24 ore su 24. Durante la serata inaugurale è stato presentato un nuovo nucleo di diciotto opere in comodato dalla Fondazione Carmine Domenico Rizzo e dal collezionista Giuseppe Chiarello. Si tratta di una raccolta che copre un periodo compreso fra il Secondo Futurismo e l’Arte astratto-concreta con importati opere degli artisti Enzo Benedetto, Antonio Marasco, Ivo Pannaggi, Nicolaj Diulgheroff, Osvaldo Peruzzi, Giulio D’Anna, Gualtiero Nativi, Gianni Bertini, Giulio Turcato, Mario Nigro, Arturo Carmassi, Venturino Venturi, Filippo Scroppo, Enrico Bordoni, Piero Ruggeri, Pino Curtoni, Cesare Peverelli e Albino Galvano. La sezione di Arte Africana con opere provenienti dalle collezioni Marcello Lattari e Luigi Magli documentano uno spaccato di varie etnie. La sezione raccoglie maschere, sculture e oggetti d’uso. Nel 2009 il MAON ha realizzato in collaborazione con il Museo di Lugano la mostra “Omaggio ad Umberto Boccioni” ospita prima nel Museo di Lugano e poi nella doppia sede espositiva MAON-Galleria Nazionale di Palazzo Arnone di Cosenza le opere di Umberto Boccioni della Collezione Chiattone. Nel 2013, per il progetto delle mostre annuali del Centro Capizzano – MAON, è stata realizzata la mostra “OTTONOVECENTO ARTE IN CALABRIA NELLE COLLEZIONI PRIVATE” in mostra opere di Andrea Alfano, Andrea Cefaly, Domenico Colao, Giuseppe Benassai, Edoardo Fiore, Francesco Jerace, Gaetano Jerace, Vincenzo Jerace, Antonio Migliaccio, Rocco Milanesi, Maria Grandinetti Mancuso, Domenico Russo, Enrico Salfi, Rubens Santoro, Eugenio Tano e tanti altri ancora. Nel 2014 in occasione del decimo anniversario d’attività del MAON , il 25 ottobre è stata inaugurata la mostra “DAL SECONDO FUTURISMO ALL’ARTE CONCRETA E DINTONRI, 1920-1970” a cura di Bruno Corà, Massimo Di Stefano, Leonardo Passarelli e Tonino Sicoli. Tra i principali artisti in mostra Burri, Rotella, Accardi, Alfieri, Balla, Benedetto, Carrino, Dadamaino, Depero, Pannaggi, Prampolini, Radice, Tato, Severini, Soldati, Turcato, Sironi, Munari, Marasco. Nel 2015 è stata ospitata al MAON la mostra “ESTRO…RI…FLESSIONI” di Giuseppe Amadio (dal 14 marzo al 18 aprile) promossa e realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Spirale d’Idee di Milano. Il 30 aprile alle ore 18:30 presso il MAON, Museo d'arte dell'Otto e Novecento di Rende, sarà inaugurata la mostra “IN PENOMBRA / Andrea Alfano nella collezione Di Vietri” a cura di Tonino Sicoli.
Questa mostra, che resterà aperta al pubblico fino al 27 giugno 2015, presenta, dopo il successo riscosso a Roma presso il Museo Crocetti, una selezione significativa delle opere di Andrea Alfano appartenenti ad una collezione romana, che viene esposta nella sua contestualità originaria.
Roberto Sottile/critico d'arte