EMILIO NATALIZIO MAESTRO LIUTAIO “SUI SENTIERI DELLA PACE, CHI SUONA PREGA DUE VOLTE!”
Si parla di fisica, delle caratteristiche dei legni, dell’importanza del peso dello strumento, si è circondati da barattoli di oli pregiati, da riccioli di legno, da disegni di strumenti, si avverte il profumo dell’essenza del bergamotto…il mondo del maestro Emilio Natalizio vive attraverso tradizioni dal sapore antico! Vive attraverso una grande passione per la musica! Vive tramite una grande fede che diventa attraverso la musica testimonianza! Testimonianza di un lavoro vissuto con grande umiltà e coraggio, con impegno e dedizione, con grande sacrificio e nello stesso tempo con grande allegria!
Emilio Natalizio si forma presso la bottega di liuteria Giobatta Marassi di Cremona e Bruno Stefanini di Bologna e per quasi un decennio frequenta la bottega di Vincenzo De Bonis a Bisignano in Calabria. Nel 1980 si diploma presso il Conservatorio di Musica Stanislao Giacomantonio di Cosenza in teoria del solfeggio e tromba complementare. Nel 1981 si diploma in geometra, affinando maggiormente le capacità nel disegno tecnico utile per la progettazione degli strumenti. In diverse scuole calabresi ha realizzato laboratori didattici di liuteria per la formazione di giovani allievi. Nel 1982 ottiene il riconoscimento SIAE come compositore ed autore (posizione 78188). Diverse sono le mostre realizzate in Calabria dove ha esposto strumenti barocchi e rinascimentali e moderni del ‘700 – ‘800 restaurati, e strumenti realizzati secondo le tecniche liutaie più antiche. Ha realizzato strumenti per artisti della musica leggera italiana come Carmen Consoli, Luciano Ligabue e collaborato con Franco Battiato e Pino Daniele.
Nel 2000 incontra Papa Giovanni Paolo II al quale consegna il violino bianco della pace, il primo violino del progetto “I Sentieri della Pace” che prevede la consegna di un violino nei principali luoghi di culto in Calabria, in Italia e all’estero. Il secondo violino è custodito presso il Santuario di San Francesco di Paola, e nelle mani di Papa Francesco il 18 marzo 2015 è stato consegnato il terzo violino della pace, con una attestazione di merito da parte della Santa Sede sull’attività liutaia. Il 18 maggio 2015 presso la Certosa di Serra San Bruno verrà consegnato un nuovo violino, il quarto del progetto.
Gli strumenti realizzati dal Maestro Emilio Natalizio, rappresentano un unicum nel panorama della liuteria italiana e non solo, poiché fonde e propone uno strumento che è il risultato delle esperienze e delle tecniche acquisite nella formazione Cremonese e in Calabria. Per questo motivo gli strumenti risultano innovativi anche per la scelta dei materiali usati come acero, abete rosso, ebano, ciliegio, palissandro, legni pregiati provenienti da diverse zone d’Italia. Gli strumenti del maestro Emilio Natalizio sono il risultato dello studio delle più antiche tecniche liutaie tramandate con sapienza, che riservano particolare attenzione alla verniciatura, eseguita rigorosamente a tampone con lacche pregiate sciolte in acqua e olio, e l’utilizzo di corde realizzate in budello prodotte in Italia (Aquila Corde) importanti per la resa sonora dello strumento. Altro elemento di distinzione nella realizzazione degli strumenti, rispetto alle diverse scuole di liuteria, è la tecnica della sistemazione dell’anima nei violini e nelle viole e l’incatenamento della tavola armonica per le chitarre, appresa della bottega di Vincenzo De Bonis e maggiormente perfezionata. L’obiettivo del maestro Emilio Natalizio è riuscire ad avviare una scuola di liuteria in Calabria, per poter trasmettere alle future generazioni, come disse Giovanni Paolo II nell’incontro del 2000, “questo grande patrimonio culturale dell’umanità”. Per fare questo i principi ai quali il maestro Emilio Natalizio fa riferimento sono una scuola che possa premiare la meritocrazia e valorizzare i giovani talenti che hanno il desiderio di imparare un mestiere umile incentrato sulla trasmissione delle tecniche più antiche, e nello stesso tempo costruito attraverso una continua ricerca e combinazioni di regole e pratiche liutaie (che sono alla base del successo degli strumenti del maestro Natalizio); il senso del lavoro, inteso come vocazione che nobilita l’uomo, grazie alla fede e grazie alla melodia degli strumenti che attraverso la musica avvicinano maggiormente al desiderio di Pace. Come sostiene il maestro Emilio Natalizio “sui sentieri della pace, chi suona prega due volte!”
Dott. Roberto Sottile
Critico d’arte