LUIGI MAGLI, UN NUOVO SENSO ASTRATTO AL DI LA DEL TEMPO
- l'autenticità creativa che sa comunicare -
Quando si entra in contatto con i lavori di Luigi Magli non si può che restare conquistati dalla autenticità creativa di un artista che ha come obiettivo comunicare, attraverso una ricerca invasa profondamente dall’autenticità e validità di un percorso in piena maturazione, un nuovo “rito”, una nuova “regola” disadorna di tutti gli artifici; così, senza strani accorgimenti, il carattere artistico di Magli si manifesta senza barattare mai quell’umore creativo che riaffiora nei suoi lavori, dove lo spazio fisico dell’opera cede il passo al compimento di un nuovo senso astratto. Attraverso le sue opere, raggiunge l’intesa perfetta tra la riabilitazio
ne della genialità artistica e la vocazione di una ricerca compiuta. Non cambia le regole, ma sceglie il necessario coraggio di presentarsi nudo! Una nudità intellettiva, razionale che ben si coglie negli ultimi lavori esposti al MAON, Museo d’Arte dell’Otto e Novecento in occasione del site specific “Pratica astratta di un senso”. Un ritorno alle origini, come risultato presente, ad una genesi dell’immagine che attraverso materiali come gesso, cera, cartone, legno, spesso impreziositi dalla trasparenza e luminosità aurea, diventano memoria, che si sublima e nobilita attraverso la sensibilità creativa dell’artista. Non c’è smania di apparire, ma volontà di ESSERE di comunicare questo nuovo concetto creativo, che attraverso l’utilizzo di materiali poveri, diventa testimonianza, idea, principio. I lavori di Magli sono il frutto di una ricerca che sapientemente coniuga il ritorno ad una gestualità informale, attraverso il recupero di una mitologia-antropologica dai toni moderni. Una mitologia che intercetta sapori “sacrali e agnostici” che sopravvivono nel ciclo della natura, nel rapporto primitivo, ancestrale tra la potenza del creato con la quotidianità umana che viene raccolta è utilizza a proprio vantaggio. Queste Culture, queste Storie vengono reinterpretate grazie al linguaggio universale dell’arte è arrivano a noi conciliate e armonizzate dalla creatività razionale e spirituale dell’artista che fa sintesi e recupera nelle cere, nei cartoni, nei legni una plasticità tattile tangibile ma generata da un pensiero concreto che si palesa nello spazio astratto.Lavori complessi, che diventano nuovi talismani che contemperano quel “personale espressionismo”, carattere proprio di Luigi Magli, con una vocazione di ricerca del passato (in)-finito. Questo percorso artistico di ricerca intellettuale nel corso degli anni ha prodotto una sintesi estremamente ordinata capace di arrivare ad una soluzione informale, dove la contemporaneità lascia un conto aperto con il passato che ritorna. La sacralità dell’opera d’arte contemporanea da una parte, e dall’altra un percorso che potremmo definire quasi etimologico, di costruzione di un senso astratto, di una nuova percezione e coscienza dell’opera d’arte, dove le diverse tradizioni si fondono in una esecuzione artistica scrupolosa e attenta. C’è voglia di lealtà, di coerenza stilistica, che Luigi Magli percorre senza falsità, ma con il desiderio di indagare e offrire un’alternativa; un ordine delle cose attraverso la sua personale visione al dì la del tempo, un tempo creativo che sottrae, cancella, ma nella stessa maniera restituisce, un tempo intangibile presente in ogni istante, astratto e mai in ritardo!
Roberto Sottile - critico d'Arte
articolo pubblicato su http://www.antiquariatoearte.com/